Dove:
Sede: Flab Arts
Quando: 14 febbraio 2016 ore 20:30
Presentazione e Reading del Libro “Occhi Rossi” di Andrea Donaera, Round Midnight Edizioni
Live Acustico AR10
Apertura ore 20:30
Ingresso riservato ai soli soci
Tessera 2016: 5 euro
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Andrea Donaera è nato con un nome senza scampo: se mischiate le lettere esce fuori “Andrea o Andrea”. Ma comunque, dopo aver specificato questa cosa fighissima, bisogna dire che Andrea Donaera è nato nel 1989 mentre moriva Samuel Beckett. Vive nel Salento dove è circondato dalle cose che odia di più: il sole, il mare e il vento. Per il resto ha i capelli lunghi e un fisico da capotavola. Ascolta molta musica e gioca al Fantacalcio. Ha pubblicato con “round midnight edizioni” “L’amore, a dirlo, è una cosa difficilissima”
Reading teatrale del libro a cura di: Alessandro Solidoro ed Elena Stefanelli, entrambi operano da anni nell’ambito del Teatro e della Cultura. Sono tra i fondatori del Gruppo Teatro 4e48, compagnia di teatro di ricerca.
Alessandro, musicista prolifico e molto attivo ha realizzato colonne sonore per numerosi spettacoli teatrali e lavori cinematografici.
Elena da oltre dieci anni va in scena con lavori teatrali di ogni tipo, ha collaborato con numerose compagnie e registi sia per il teatro che per la televisione, il cinema e videoclip.
Disegni a cura di Luca d’Elia, nato a Gallipoli nel 1986. È diplomato presso la scuola internazionale di Comics di Firenze. Non parla di cose che non conosce, spesso urla al vento “Ah sì? E chi se ne frega”. Ha girato mezzo mondo, ha fatto un sacco di cose, ora però si è stancato e passa le giorante a non fare altro che disegnare.
Dialoga con l’autore: Andrea Martina
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AR10 è il progetto artistico-cantautorale di Andrea Rizzo. «Le prime canzoni si sono scritte da sole, come urlo di non-senso per una storia
d’amore finita prima dell’eternità.
Le canzoni seguenti nascono accostando “casualmente” una chitarra acustica al quaderno su cui avevo annotate alcune “parole urgenti”, riflessioni che necessariamente affiorano e cercano una forma che le esprima, quando si inizia a guardare oltre, quando l’inquietudine è un dovere e l’isolamento non più il premio.»
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