Abitare il silenzio
Tra il silenzio e noi due
c’é una fessura
ogni tanto ci vado
entro
ritrovo brandelli d’anima
e piccoli pezzi d’infinito.
Ho imparato con il tempo
a prenderne uno
stringerlo al cuore
e il pensiero vola a te.
Allora faccio così:
come un abete solitario
su un monte
mi metto fuori da tutto e aspetto.
Se me ne andassi sarebbe troppo facile
se rimanessi nella fessura mi farei troppo male.
Aspetto di trovare un centro
abitarlo
diventare primavera
quando l’assiolo inizia a cantare
e il vento mi scompiglia i capelli
so che posso andare via.
torno ogni tanto
senza fare rumore
unisco il mio respiro al tuo
e tutto tace.
Ispani Luca nasce a Modena il 19 maggio 1979. Ha 8 anni quando vince il primo premio presso un concorso giovanile in Veneto indetto da una radio locale. Vincitore e segnalato in numerosi premi nazionali e internazionali, studia da tempo da autodidatta diversi autori. I suoi preferiti sono Whitman, Ginsberg, Corso ed è affascinato dal movimento della beat generation e il suo legame con la musica jazz di cui è appassionato assieme al rock anni ’70 e ’90.
Negli ultimi vent’anni si è appassionato alla paesologia. Studia Celati, Arminio, Scoltellaro e si è appassionato da poco alla poesia di Alfonso Guida .
Inizia a fare letture poetiche nel 2004 per lo più in eventi di arte di strada dove si sente più a suo agio. Dal 2014 al 2015 ricopre il ruolo di vice-presidente presso l’associazione culturale “i poetineranti “. Collabora con il collettivo di poesia nazionale “Bibbia d’Asfalto” dal 2014 al 2016.
Da qualche mese segue il progetto “Grungeart” che è la creazione di un vero e proprio spettacolo basato su testi porformanti, musica e arte visiva riconducibili al movimento “grunge”dei primi anni ’90. Parecchi suoi testi sono stati tradotti negli Stati uniti ,in Messico e in Australia.
nel 2019 pubblica con la ’round midnight edizioni la sua raccolta di poesie “Il rumore dei passi”