Occhi rossi
Occhi rossi quelli di Andrea per un dolore celato e insopportabile oppure non ancora affrontato del tutto in questa giovinezza tutta bloccata (bloccata nell’amore, nelle amicizie, bloccata in se stessa) con brevissimi lampi di apertura. Apertura sentita cosí violenta e fatale da somigliare a morte. Mentre, spero lo scoprirà, quella apertura anche sofferente è vita.
Libro che vaga tra Gallipoli e Roma, tra la cenere e il mare, in una sofferta non possibilità di scelta tra essere “Andrea o Andrea”, in un rito feriale e ricchissimo d’uomo “gestuale senza gesti”.
Dalla Prefazione di Davide Rondoni
L’autore
Andrea Donaera è nato con un nome senza scampo: se mischiate le lettere esce fuori “Andrea o Andrea”. Ma comunque, dopo aver specificato questa cosa fighissima, bisogna dire che Andrea Donaera è nato nel 1989 mentre moriva Samuel Beckett. Vive nel Salento dove è; circondato dalle cose che odia di più: il sole, il mare e il vento. Da qualche anno ha deciso di imboccare la strada più bella e più facile per raggiungere la povertà: scrive libri di poesia e fa il regista teatrale.
Per il resto ha i capelli lunghi e un fisico da capotavola. Ascolta molta musica e gioca al Fantacalcio.
formato | 15 x 10 |
pagine | 62 |