Tensioni (1-61)
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nebbia negli occhi
fortuna virile
quadrifonia
sterile
di passaggio
compresso
compromesso
saturno
influente
spasimo
orghast
stabile
simmetria
sonnolenta
a proposito di “Tensioni”
Nel novembre del 2015 Tom Raworth venne a farci visita con sua moglie Val per festeggiare, come già altre volte, con noi e gli altri amici veneziani la ricorrenza della Madonna della Salute. Il 21 novembre è una data che a Venezia tutti festeggiano tradizionalmente con devozione, materialisti e atei compresi. In quell’occasione Tom ci regalò il suo ultimo libro: “Structure From Motion”.
Da qualche anno a causa degli impegni di lavoro e di qualche serio problema fisico che assorbivano quasi tutta la mia energia creativa scrivevo molto poco, era come se la mia vena poetica si fosse esaurita. La lettura di quel libro improvvisamente riaccese in me la voglia di scrivere. Decisi di cambiare il mio stile, consolidato in anni di scrittura di -P-, assecondando il flusso di pensieri, immagini, piccole visioni, sensazioni, input virtuali, suoni, sogni e ricordi, insomma di ogni cosa stimolasse in me una “tensione” creativa cercando di condensare al massimo il tutto in versi liberi molto brevi, lampi di una dimensione altra.
Il poeta Pier Franco Uliana ha recentemente così definito in modo sintetico questa mia scrittura: Un poeta veneziano, cosmopolita e plurilingue, che costringe la lingua ad aprire squarci e ferite in un mondo in tensione.
John Gian (1949)
Negli anni ’70 inizia la ricerca di sperimentazione sul linguaggio partendo dalle esperienze della Beat Generation e in particolare di William S. Burroughs. Dal 1977 è attivo sulla scena underground internazionale come poeta/artista, organizzatore ed editore. Nel 1979 è negli Stati Uniti per un lungo periodo dove incontra tra gli altri Gary Snyder, W.S. Burroughs, Allen Ginsberg e Gregory Corso e stringe amicizia con i poeti Lewis McAdams, Anne Waldman e Joanne Kyger. Dal 1978 partecipa con letture e performances individuali e in collaborazione con altri poeti, artisti e musicisti a numerosi festival internazionali. Dal 1988 al 1997 lavora al progetto Supernova casa editrice veneziana specializzata in letteratura contemporanea. Nel 1997 collabora con Nanni Balestrini all’organizzazione del Festival Della Parola-Venezia Poesia. Nel 1999 con Emilio Fantin organizza “poets and people”, “Spazio Oreste”, Padiglione Italia, 48ª Biennale di Arti visive di Venezia. Come poeta è stato invitato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest (1992 e 2001) e di Tel Aviv (2003). Attualmente vive a Venezia.