Nella Stanza della Mosca – novembre 2014
Poesie come immagini incorniciate, foto attaccate, con strappi di nastro adesivo, sul muro dei ricordi. Un muro in pietra viva, sporco di polvere e per questo splendente agli occhi di chi guarda, negli occhi di chi legge. Siamo immersi nei colori: ruggine dei binari morti, dei treni fermi e delle auto abbandonate che conducono lo stesso a luoghi impensabili; rosso della marmellata e del sangue rappreso, di chi un tempo fu vinto ma che resta ugualmente invincibile; dal giallo del sole al nero del catrame
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Scene Contemporanee – Novembre 2014
In un film di qualche anno fa, dal titolo White Oleander (ispirato a un libro omonimo), una ragazza – la protagonista – racchiudeva i propri ricordi all’interno di quattro valigie dipinte e “arredate” con ciò che la sua mente associava agli avvenimenti trascorsi. La memoria diveniva una stanza chiusa da due cerniere, un caos messo in scatola da portare con sé oppure, meglio ancora, riporre in un angolo.
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Radio Cometa Rossa – dicembre 2014
Argìa Maina scrive poesie. “Non le sa leggere” o piuttosto non le vorrebbe leggere su un palco, o un piedistallo, col microfono e con tutti gli occhi addosso. Scrive proprio perché è questo il suo modo di esprimersi e non lo fa per stare al centro dell’attenzione. Invece, per sua “sfortuna”, c’era molta gente al Godot di Avellino lo scorso sabato 29 novembre in occasione della presentazione del suo libro, fresco di stampa.
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Una Banda di Cefali – dicembre 2014
Adoro da sempre le cassettine e ho sempre pensato che con la musica si possano dire un’infinità di cose. Non è un discorso tanto ovvio come sembra perché non vale solo per chi scrive musica, o la suona, ma anche per chi la dedica. Donare una mixtape, una playlist è come regalare un pezzettino di se stessi, perché una compilation (come la intendo io) non è una semplice successione di canzoni altrui in ordine casuale… anzi… E’ un mezzo di espressione e ogni brano deve avere una collocazione ben precisa: c’è un equilibrio, un ordine interno, e anche un solo brano fuori posto potrebbe alterare il messaggio che si vuole trasmettere.
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Il Casertano – dicembre 2014
Nell’ambito della rassegna Bookshow, che tra i mesi di settembre e dicembre ha previsto ben quattro presentazioni di libri, Argia Maina presenta al Jarmusch Club di Caserta la sua raccolta di poesie, “Il nodo del suono”. L’incontro con l’autrice si terrà mercoledì 17 dicembre a partire dalle 21. La presentazione sarà accompagnata dalle incursioni musicali della band tutta al femminile The Secretaries.
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Radio Siani – febbraio 2015
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Blabla Book – febbraio 2015
Il freddo di fine gennaio nell’aria e un giovedì sera da riempire di sapori genuini e al tempo stesso intensi, zaino in spalla e in mano il piccolo volume di poesie di Argia Maina quasi fosse un vecchio walkman pronto a suonare una melodia a me cara, e mi presento allo Spillale per un nuovo abbinamento libro-birra con il mio amico Raffaele.
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Nuove Finzioni – aprile 2015
Vorrei parlare un attimo del tuo libro, “Il nodo del suono – 72 tracce a bassa definizione”, edito dalla ‘Round Midnight. Innanzitutto questa idea di un parallelismo tra le musicassette di un tempo e una raccolta di poesie, con le liriche come brani “in bassa definizione”… Secondo me è un’idea veramente bella, resa ancora più accattivante dalla veste grafica del volume. Come ti è venuta? E perché questa scelta?
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Mangialibri – luglio 2015
Una creatura che si alimenta di desideri, speranze e amorevoli sentimenti osserva luoghi e paesaggi consueti, vissuti nei fasti e nefasti dell’esistenza per assecondare appieno il volo dei ricordi e fermare la mente su sommesse riflessioni da condividere con il lettore:
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La Cruna – dicembre 2015
“72 tracce a bassa definizione” su un dispositivo sonico tascabile; Il nodo del suono di Argia Maina è una raccolta di poesie da ascoltare a volume basso, come si fa con quella musica fluida e piena di intimità che attraverso molteplici sfumature vuole suggerirci un segreto su noi stessi e sulle vite che conduciamo.
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L’Interessante – aprile 2016
Il Nodo del suono ha la lealtà dei sentimenti e la realtà piene di parole forti come radici di quercia. Le poesie di Argia Mainasono come i lineamenti di certi visi: apparentemente sgraziati e casuali ma necessari, e per questo precisi.
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